Ipocondria: cerchi uno psicologo a Milano o Monza?

Una guida completa per affrontare l’ipocondria

Come combattere l’ipocondria?

  • Ricentrati sul tuo mondo
  • Riparti da te
  • Porta la tua attenzione al di fuori di te

In questa Guida, ti spiegherò ESATTAMENTE (passo dopo passo) come riconoscere i sintomi dell’ipocondria e ciò che devi sapere prima di procedere con qualunque cura (ti consiglio senza dubbio, dopo la lettura, di fare il passo successivo contattando il professionista che ritieni più adatto per te).

Cerchi uno psicologo che ti aiuti a curare l’ipocondriaa Milano o Monza? Puoi scoprire di più su come aiuto i miei pazienti a superare velocemente l’ipocondria qui e leggere le testimonianze di chi ha ottenuto risultati rapidi con me qui.

Ecco che cosa vedremo insieme:

  1. Ipocondria: che cos’è
  2. Ipocondria: le cause
  3. Il disturbo ossessivo compulsivo
  4. Come aiutare chi soffre di ipocondria
  5. Ipocondria: come combatterla
  6. 3 cose da fare subito se soffri di ipocondria

Puoi guardare anche i video della playlist ‘Guide Video per Vivere Meglio’ sul mio canale Youtube, dove spiego quali sono i miti principali da sfatare su argomenti come l’ipocondria e come invece puoi iniziare ad allenare la tua mente a stare meglio fin da subito.

1. Ipocondria: che cos’è

L’ipocondria è una forma d’ansia, caratterizzata dalla paura perenne di avere delle malattie e di poter morire o soffrire.

Le persone che soffrono di ipocondria interpretano ogni piccolo cambiamento nel loro organismo come sintomo di una grave malattia e così si recano da molti dottori, sottoponendosi continuamente ad esami, spendendo spesso cifre importanti, per avere conferma di quello che temono, cioè di avere una malattia fisica, organica, che in realtà non hanno. Attenzione, questo non vuol dire che fingano o che non soffrano. Tutt’altro! Aver paura di morire o soffrire è altamente invalidante, mina il nostro stesso senso di sicurezza e può essere alle volte veramente terrorizzante.

 

2. Ipocondria: le cause

Tra le possibili cause dell’ipocondria, possono esserci malattie gravi vissute durante l’infanzia o malattie di un membro della famiglia, vissute, spesso inconsapevolmente, in maniera traumatica. Oppure altri disagi a cui non si riesce a dare parola, che possono trovare voce attraverso il corpo.

Alcuni psicologi hanno evidenziato lo scopo che l’ipocondria potrebbe rivestire nella vita del paziente, ipotizzandone alcuni fra cui:

  • Aiutarlo a non ammalarsi sul serio.
  • Aiutarlo a vivere in modo prudente.

Secondo altri psicologi invece la fragilità del corpo è direttamente collegata con la fragilità psicologica dell’individuo in quel momento.

Di certo la paura di ammalarsi è una strategia di protezione del nostro organismo, solo che finisce per diventare una prigione.

 

3. Il disturbo ossessivo compulsivo

Spesso si confonde l’ipocondria con un comportamento o un disturbo ossessivo compulsivo, facendo così un errore.

Probabilmente sei in presenza di un disturbo ossessivo-compulsivo quando qualcuno esegue atti ripetitivi e rituali che servirebbero a far sì che la persona non si contagi (da malattie di altri, microbi, virus, etc.): in pratica c’è una curae una ripetitività sproporzionate rispetto alla situazione reale nell’occuparsi della quotidiana tutela di sé, nel compiere alcuni gesti o rituali, nel tentativo di proteggersi dalle malattie o da un pericolo (come ad esempio lavarsi le mani mille volte).

Il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo ansioso che colpisce 12 persone su 1000, senza distinzione di età, razza o sesso.

È caratterizzato principalmente da due aspetti: le ossessioni e le compulsioni.
Le ossessioni sono pensieri e impulsi persistenti che le persone affette trovano impossibile ignorare.

Le compulsioni sono rituali che eseguono le persone che soffrono di ossessioni, per gestire l’ansia che ne deriva.

Sono consapevoli del fatto che le loro ossessioni e compulsioni sono irrazionali, ma non riescono a fermarle e hanno difficoltà a chiedere aiuto e molte volte le nascondono e se ne vergognano.

L’ipocondriaco invece prova ansia perché pensa di avere malattie e l’andare spesso da medici (o l’evitare di presentarsi alle visite fissate col medico), è una forma di rassicurazione, che purtroppo però dura molto poco.

Ecco perché occorre trovare le ragioni per le quali la nostra mente e il nostro corpo si comportano così, per risolvere una volta per tutte il problema e tornare a sorridere.

 

4. Come aiutare chi soffre di ipocondria

Alcune persone con disagi causati dall’ipocondria sono all’oscuro del proprio disturbo psichico e sono fermamente convinte di soffrire di qualcosa e credono che le loro preoccupazioni siano fondate.

Per poter aiutare queste persone, i loro parenti o amici stretti devono avere un dialogo chiaro e onesto con loro, spiegandogli cosa c’è che non va realmente, senza però minimizzare la loro sofferenza o le loro paure. Sgridarli o spronarli non servirà.

Piuttosto serve tatto, comprensione e una dolce fermezza, perché solo così è possibile incoraggiarli a richiedere un consulto professionale con uno psicologo.

 

5. Ipocondria: come combatterla

Il modo migliore è rivolgersi sicuramente ad un professionista che ne capisca davvero.

Nel frattempo, ci sono delle azioni da fare per combatterla:

  • Osservare dall’esterno i propri comportamenti, cercando di essere più oggettivi
  • Incorporare nella propria giornata sessioni di rilassamento muscolare o meditazione.
  • Tenersi impegnati,soprattutto in compiti manuali o che richiedono concentrazione.
  • Evitareassolutamente di indagare sui sintomi su internet.
  • Praticare attività fisica regolarmente, meglio all’aperto.

 

6. cose da fare subito se soffri di ipocondria

#1 Ricentrati sul tuo mondo

La vera cura per l’ipocondria è la libertà.

Bisogna occuparsi prima delle proprie emozioni e dei propri bisogni, per comprenderli e soddisfarli,imparando a trasformare i pensieri negativi in energia costruttiva.

L’ipocondria ci ricorda di vivere: bisogna percepirla nel momento in cui si presenta, senza commentarla, senza cercarne le cause o tentare di mandarla via, ma accogliendo la paura nella sua totalità, ascoltandone il messaggio.

Attraverso la paura della morte, ad esempio, possiamo ricordarci di essere vivi. Ricorda, solo un corpo che vive, può palpitare, avere fremiti. Solo un cuore che batte, può accelerare o fare una capriola!

#2 Riparti da te stesso

Inizia ad inserire nelle tue giornate qualcosa che ti fa sentire vivo, ti fa battere il cuore. Può essere uno sport a o una passione trascurata.

Chiediti se ti manca qualcosa. Alle volte il nostro corpo parla per noi e se non riusciamo a chiedere in maniera diretta un abbraccio o ad avere attenzioni, si ammala.

#3 Porta la tua attenzione al di fuori di te

Dato che il leit-motif dell’ipocondriaco è quella di rivolgere costantemente l’attenzione verso l’interno (in cerca di sintomi e segnali del corpo che possano presagire un’eventuale malattia), inizia a “scegliere di spostare” la tua attenzione portando il focus all’esterno: se ad esempio mentre cammini o corri tendi ad ascoltare tutti i rumori interni al tuo corpo, ascolta un po’ di musica mentre corri o parla con unamico. Se la tua attenzione è all’esterno, non potrà occuparsi di cercare nuovi sintomi.

Puoi trovare anche dei video molto dettagliati su questo argomento sul mio canale Youtube.

Cerchi un aiuto per sconfiggere l’ipocondriavelocemente a Milano, o Monza? Se vuoi avere più informazioni sul mio metodo, puoi scrivermi qui annalia.farina@ilmeglioperme.it o chiamarmi.

Annalia Farina, P.Iva 09285790961 - Copyright 2018, Tutti i diritti riservati.

Zone servite:

  • Trezzo sull'Adda CAP 20056
  • Trezzano Rosa CAP 20060
  • Grezzago CAP 20056
  • Bellusco CAP 20882
  • Cornate d'Adda CAP 20872
  • Mezzago CAP 20883
  • Roncello CAP 20877
  • Sulbiate CAP 20884
  • Basiano CAP 20060
  • Ornago
  •  Bottanuco CAP 24040
  • Capriate San Gervasio CAP 24042
  • Suisio  CAP 24040

 

  • Pozzo d'Adda  CAP 20060
  • Verderio  CAP 23870
  • Medolago  CAP 24030
  • Vaprio d'Adda  CAP 20069
  • Paderno d'Adda  CAP 23877
  • Vimercate CAP 20871